Quando si opera con dati complessi, come quelli geografici, che vengono
frequentemente scambiati tra utenti che operano magari anche su calcolatori
localizzati in edifici, città o paesi diversi e che lavorano con
sistemi operativi diversi, le procedure di invio e ricezione di files o
intere directories diventano leggermente più complicate rispetto
a quelle che solitamente si usano quando ci si scambia un singolo documento
di testo tramite dischetti floppy o 'attaccandolo' ad un messaggio di posta
elettronica.
Sebbene le possibili modalità per lo scambio telematico dei dati
siano tantissime, esistono tuttavia alcune convenzioni accettate da pressoché
tutte le persone che mettono a disposizione della collettività mondiale
dati di ogni genere sui siti Gopher, FTP o HTTP dell'Internet.
La tabella qui sotto riporta le indicazioni più importanti per poter
usufruire con soddisfazione le banchedati e le librerie di software on-line.
Nome UNIX
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Nome DOS
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Tipo di formato
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Descrizione del formato
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Download
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<nome>.zip
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<nome>.zip
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Archivio compresso con PKZIP
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Nel sistema operativo DOS è il più popolare delle utilità
di compressione dei files, anche perché è disponibile una
sua versione shareware e quindi non occorre comprarlo, a meno che non si
abbia bisogno di funzioni avanzate di PKZIP/PKUNZIP (allora bisognerà
acquistare la sua versione commerciale).
La sintassi è molto semplice. Per comprimere un file o una lista
di files come file_1.txt, file_2.txt, file_3.txt,
ecc. in un archivio PKZIP da chiamare per esempio nomefile.zip,
si digita semplicemente
pkzip nomefile.zip file_1.txt file_2.txt file_3.txt.
Per decomprimerlo si digiterà invece
pkunzip nomefile.zip.
Per ulteriori opzioni (archiviazione di intere directories, particolari
metodi di compressione e altro) si vedano le guide di PKZIP e di
PKUNZIP digitando
pkzip /h
o
pkunzip /h
oppure anche senza parametri. Esiste poi anche una versione interattiva
di PKZIP/PKUNZIP che si chiama WinZip e che può essere
recuperato seguendo le istruzioni sulla pagina
di download dell'Area Servizi Informatici dello IUAV (ASIA).
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PKZIP.EXE
e
PKUNZIP.EXE
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<nome>.Z
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<nome>.z
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Archivio compresso con compress
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Il comando compress è invece l'utilità di compressione
più utilizzata nel sistema operativo UNIX. Non esiste - che io sappia
- una sua versione shareware per DOS. Per decomprimere invece un archivio
compresso in UNIX con compress, si può utilizzare in DOS
il programma GNU ZIP (vedi riga qui sotto).
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solo per UNIX
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<nome>.gz
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<nome>.gz
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Archivio compresso con GNU ZIP
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Il vantaggio del programma di compressione GNU ZIP rispetto
a PKZIP/PKUNZIP e compress è che, oltre ad essere
software completamente libero (con Licenza Pubblica Generale GNU),
rappresenta una sorta di anello di congiunzione tra UNIX e DOS in quanto
è dispobinile per entrambi questi sistemi operativi e in quanto
può decomprimere anche gli archivi creati in UNIX con il comando
compress. Per comprimere un file chiamato nomefile.txt
in un archivio GNU ZIP, si digita semplicemente
gzip nomefile.txt.
Il programma GNU ZIP esegue la compressione direttamente sul file indicato
sostituendo la terza lettera dell'estensione del nome del file (qui nell'esempio
la "t" di .txt) con una "z"; nel caso il file
non abbia alcuna estensione la nuova estensione sarà .gz.
Nella versione UNIX di GNU ZIP invece viene, come con compress,
aggiunta una seconda estensione (nomefile.txt verrebbe compresso
e ridenominato in nomefile.txt.gz). Per decomprimerlo si utilizzerà
invece l'opzione "decompress" (-d) digitando
gzip -d nomefile.txz.
Durante la decompressione, purtroppo, non viene ripristinata l'estensione
completa (ciò avviene solo per alcune estensioni) ma semplicemente
eliminata l'ultima "z", per cui occorrerà ridenominare
il file decompresso nomefile.tx in nomefile.txt. Per
ulteriori opzioni (archiviazione di intere directories, particolari metodi
di compressione e altro) si veda la guida di GNU ZIP digitando
gzip -h.
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GZIP.EXE
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<nome>.tar
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<nome>.tar
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Archivio TAR
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Un archivio TAR è un unico file in cui è possibile
archiviare un'intera directory con tutti i suoi files ed eventuali sottodirectories.
L'utilità TAR di UNIX è disponibile anche per DOS
(funziona anche con Windows 95) sotto forma di programma shareware
(programma per cui non si paga alcuna licenza e pertanto può essere
liberamente ridistribuito anche nell'Internet). Per poter ripristinare
i files e le directories contenute in un archivio TAR, è
necessario eseguire il programma DOS TAR.EXE
con le opzioni "extract" (-x), "verbose" (-v)
e "file" (-f <nome_file>). Per estrarre i files
e le directories di un archivio TAR chiamato nomefile.tar
la riga di comando da eseguire dal prompt di DOS è
tar -xvf nomefile.tar.
Per vedere semplicemente il contenuto di un file TAR, al posto dell'opzione
"extract" è da specificare l'opzione "list"
(-t, "t" come "Torino"). La riga di comando
da eseguire è quindi
tar -tvf nomefile.tar.
Se invece si vuole creare un archivio TAR, l'opzione da utilizzare
è "create" (-c). Assumendo di volere scrivere
un'intera directory chiamata nomedir con tutti i suoi files e
sottodirectories in un archivio TAR che si intende chiamare nomefile.tar,
bisognerà innanzitutto spostarsi nella directory 'madre' di nomedir.
Ciò è importante perché tar archivia i percorsi relativi
dei files e delle directories. Se si creasse l'archivio TAR dalla
stessa directory che si intende archiviare, verrebbero scritti dei percorsi
relativi che cominciano per "./" provocando non poca
confusione quando in seguito si tenterà di estrarre i files e le
directories scritte nell'archivio. La riga di comando da eseguire è
tar -cvf nomefile.tar nomedir
specificando prima il nome dell'archivio TAR da creare e poi
il nome della directory da archiviare.
Per maggiori informazioni su TAR per DOS digitare
tar --help
dalla riga di comando.
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TAR.EXE
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<nome>.tar.Z
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<nome>.taz
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Archivio TAR compresso con compress
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Lo scambio di files, soprattutto nell'Internet, avviene molto spesso
utilizzando una tra le combinazioni TAR + compress e TAR
+ GNU ZIP. Quando, perciò, si incontrano dei files con estensione
.tar.Z o .tar.tg (UNIX) oppure .taz o .tgz
(DOS), si sa immediatamente che il file in questione deve prima essere
decompresso con GNU ZIP e poi estratto con TAR. Per contro,
per mettere a disposizione ad altri utenti un insieme di files e directories,
sarà buona abitudine creare prima un archivio TAR e poi comprimerlo
con GNU ZIP (GNU ZIP comprime meglio di compress).
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<nome>.tar.gz
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<nome>.tgz
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Archivio TAR compresso con GNU ZIP
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x<nn>
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<nome>.<nnn>
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Archivio spezzato in più archivi con split
(UNIX) o con CUTBIN (DOS)
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Nonostante l'impiego di buoni programmi di compressione dei files,
a volte può tuttavia capitare che un archivio .tgz superi
la famosa soglia di 1.457.664 byte di un dischetto floppy formattato DOS.
La soluzione migliore, in questi casi, è suddividere il file in
questione in più pezzi. Il sistema operativo UNIX dispone di un
apposito comando (split) per eseguire questa operazione. Per il
DOS, invece, il prof. Silvio Griguolo ha scritto il programma CUTBIN.EXE
che agisce in modo analogo, offrendo tuttavia qualche elasticità
in più rispetto a split.
Con split, l'utente deve prendersi nota del nome originale del
file poiché un file con un nome qualsiasi viene spezzato in una
serie di files che si chiameranno xaa, xab, xac,
xad e così via. Con CUTBIN, invece, si perde solamente
l'informazione relativa all'estensione: un file nomefile.txt viene
spezzato in files che si chiameranno nomefile.000, nomefile.001,
nomefile.002, nomefile.003 ecc.
Per ricomporre, in DOS, una serie di files spezzati con split o con CUTBIN,
si può utilizzare il comando copy con l'opzione "binary"
(/b). A seconda del caso, il comando da eseguire dal prompt di
MS-DOS sarà
copy /b xaa + xab + xac + xad nomefile.txt
oppure
copy /b nomefile.000 + nomefile.001 + nomefile.002 + nomefile.003
nomefile.txt.
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CUTBIN.EXE
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