Corso di Cartografia Numerica

Istituto Universitario di Architettura di Venezia
Corso di Diploma in Sistemi Informativi Territoriali (prof.ssa Alberta Bianchin)
Lezioni ed esercitazioni a cura di Markus M. Hedorfer


Appendice B: Formati di Interscambio

Argomento trattato durante la lezione dell'8 aprile 1997

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Sommario di questa pagina:

1. Formati di Interscambio per Dati Grafici e Geografici

Nella tabella che segue sono elencati i tre formati di interscambio (files di testo leggibili con un qualsiasi editor di testo) più importanti per le applicazioni GIS. La prima colonna elenca il nome del formato e il nome del software per il quale è stato sviluppato, la seconda colonna elenca i nomi delle estensioni che riportano generalmente i files con la codifica in questione e nella terza colonna sono riportati alcuni commenti e spiegazioni sulle caratteristiche e gli usi del formato.

Nome del formato
Estensione
Descrizione
AutoCAD Drawing Exchange File (DXF)
<nome>.dxf
Il formato di interscambio messo a punto da parte della Autodesk (la ditta che produce AutoCAD) è forse l'unico che viene interpretato veramente da tutti i software che gestiscono dati grafici o geografici. Esso consente di codificare in un file di testo tutte le informazioni su un disegno creato con AutoCAD. Volendo, si può anche fare una prova: se si crea un file di disegno DWG (AutoCAD Drawing File, formato proprietario binario), lo si esporta come DXF e, successivamente, si importa il DXF in un disegno vuoto, nessuna delle informazioni originarie sarà andata persa!
Questa caratteristica ha fatto sì che il DXF sia diventato il più popolare tra i formati di interscambi, anche negli ambienti GIS. Esso presenta tuttavia un inconveniente non trascurabile: non consente né di archiviare impianti topologici né di archiviare la moltitudine di attributi non grafici presenti in tutti i dati provenienti da software GIS. Molti (me compreso) hanno cercato di trovare dei modi per codificare nei DXF anche i dati attributi senza cambiare nulla della sintassi del DXF, sfruttando in modo massiccio la strutturazione di AutoCAD per layers (livelli). I risultati, tuttavia, sono molto poco soddisfacenti...
Per maggiori informazioni sui DXF e su AutoCAD, potete anche cosultare il sito internet della Autodesk alla pagina http://www.autodesk.com.
Arc/Info Interchange File
<nome>.e<nn>
Il formato di interscambio messo a punto da parte della ESRI (la ditta che produce Arc/Info e ArcView) è quello che ci interessa maggiormente durante il corso di cartografia numerica, in quanto consente di comunicare facilmente sia tra Arc/Info e ArcView mantenendo intatta sia la struttura topologica dei dati geografici che quella dei dati attributi. Questo formato consente tuttavia anche di comunicare con l'altro software GIS (MapInfo) che considereremo ancora prima delle vacanze estive.
Anch'esso è un file di testo, come si può facilmente constatare aprendolo per esempio con Microsoft Word. Sebbene i nomi dei files di interscambio di Arc/Info seguano solitamente la sintassi <nome>.e00, si possono tuttavia incontrare anche delle estensioni che, al posto dei due zeri di e00, finiscano con una combinazione qualsiasi di cifre. Se, per esempio, si dovesse incontrare un file chiamato nomefile.e24, ci dovranno essere altri 24 files chiamati nomefile.e00, nomefile.e01 e così via fino a nomefile.e23. L'utilità di esportazione di Arc/Info export consente, infatti, di spezzare un file di interscambio in un numero qualsiasi di files singoli per agevolare il loro trasferimento su dischetti floppy. Si tratta però di una pratica poco utilizzata in quanto è sempre preferibile creare un file di interscambio unico, archiviarlo insieme ad eventuali altri files in un archivio TAR, comprimerlo con compress o con GNU ZIP e poi, se necessario, spezzare il file GNU ZIP con split o con CUTBIN (si veda a questo proposito la pagina "Procedure per lo scambio dei dati").
Per ricreare una copertura (formato proprietario di Arc/Info) a partire da un file di interscambio di Arc/Info, si utilizza sia in Arc/Info che in ArcView l'utilità di importazione import. Se ArcView è installato sul PC e se nella variabile d'ambiente path, definita nel file AUTOEXEC.BAT o nel file batch del prompt di MS-DOS di Windows 95 o NT, è specificata la sottodirectory bin della directory dove è installato ArcView (sui PC in aula 5, il percorso è c:\progwin3\arcview2\bin), si può lanciare import direttamente dalla riga di comando del DOS (non serve la chiave hardware per questa operazione).
Per maggiori informazioni sugli E00 e su Arc/Info e ArcView, potete anche cosultare il sito internet della ESRI alla pagina http://www.esri.com.
MapInfo Interchange Format (MIF/MID)
<nome>.mif
<nome>.mid
Un altro formato di interscambio per dati geografici e dati attributi è quello messo a punto dalla MapInfo (la ditta che produce l'omonimo software GIS). In questo caso, non si può però parlare di "file" di interscambio, in quanto il formato prevede che ci si scambino due files di testo distinti: il MIF che contiene i dati geografici e grafici, compresi gli stili di rappresentazione che il formato di Arc/Info ignora 'eroicamente', e il MID che contiene i dati attributi alfanumerici (la "D" di MID sta probabilmente per "data").
La scelta di suddividere questo formato di interscambio in due files è, a mio avviso, poco felice. Non solo perché costringe l'utente di ricordarsi sempre di copiare anche il MID (nella documentazione e nel gergo si parla quasi sempre solo di MIF, intendendo il formato e non il primo dei due files), ma soprattutto perché questi due files non si suddividono rigorosamente i compiti: nel MIF sono definiti, oltre alle coordinate geografiche e gli stili di visualizzazione, anche i campi delle tabelle degli attributi; i valori dei singoli records, invece, sono elencate nel MID senza documentare né i nomi né le definizioni dei campi. Se si tenta di importare un MIF/MID 'monco' (senza MID), la struttura delle tabelle sarà completa, ma nelle celle non ci sono valori, o solo degli zeri nel caso di campi numerici!
Nel caso dello scambio di dati a mezzo del formato di interscambio di MapInfo, è quindi evidente l'importanza di raggruppare i due files in un archivio TAR. Non sarebbe la prima volta che durante dei 'traslochi' di dati qualche file venga perso per strada...
Per maggiori informazioni sui MIF/MID e su MapInfo, potete anche cosultare il sito internet della MapInfo alla pagina http://www.mapinfo.com.
Files di Progetto di ArcView
<nome>.apr
Il formato dei files di progetto (project files) di ArcView non è un vero formato di interscambio! Ciò per il semplice motivo che in un file di progetto viene archiviato tutto quanto che serve per ripristinare un progetto di ArcView (con le visualizzazioni, tabelle relazionate, layouts, ecc.) eccetto i dati stessi. Questi devono sempre essere trasferiti a mezzo di un altro formato di interscambio.
Perché? Non sarebbe meglio poter includere nel file di progetto anche i dati? Certamente sì! Ma, quando la ESRI ha prodotto ArcView, questo software era stato pensato solo per visualizzare (per questo il nome ArcView) i dati costruiti con Arc/Info. I programmatori hanno cercato di evitare accuratamente che da ArcView potessere uscire dei dati e non solo entrare. Oggi la ESRI si sta un po' pentendo di questa scelta fatta in passato (Arc/Info ha un prezzo circa quaranta volte quello di ArcView). La sua 'ultima versione (il suo nome per esteso è ArcView 3 GIS), infatti, è solo il preambolo per un prodotto completamente rinnovato e indipendente da Arc/Info che dovrebbe fare la sua apparizione sul mercato tra non molto.
Di un progetto di ArcView si possono però anche esportare solo alcuni pezzi: le legende delle visualizzazioni (views). L'estensione dei files delle legende (files di testo come i files di progetto) è .avl.

Pagina creata il 13 aprile 1997


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