Nella tabella che segue sono elencati i tre formati di interscambio
(files di testo leggibili con un qualsiasi editor di testo) più
importanti per le applicazioni GIS. La prima colonna elenca il nome del
formato e il nome del software per il quale è stato sviluppato,
la seconda colonna elenca i nomi delle estensioni che riportano generalmente
i files con la codifica in questione e nella terza colonna sono riportati
alcuni commenti e spiegazioni sulle caratteristiche e gli usi del formato.
Nome del formato
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Estensione
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Descrizione
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AutoCAD Drawing Exchange File (DXF)
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<nome>.dxf
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Il formato di interscambio messo a punto da parte della Autodesk
(la ditta che produce AutoCAD) è forse l'unico che viene
interpretato veramente da tutti i software che gestiscono dati grafici
o geografici. Esso consente di codificare in un file di testo tutte le
informazioni su un disegno creato con AutoCAD. Volendo, si può
anche fare una prova: se si crea un file di disegno DWG (AutoCAD
Drawing File, formato proprietario binario), lo
si esporta come DXF e, successivamente, si importa il DXF
in un disegno vuoto, nessuna delle informazioni originarie sarà
andata persa!
Questa caratteristica ha fatto sì che il DXF sia diventato
il più popolare tra i formati di interscambi, anche negli ambienti
GIS. Esso presenta tuttavia un inconveniente non trascurabile: non consente
né di archiviare impianti topologici né di archiviare la
moltitudine di attributi non grafici presenti in tutti i dati provenienti
da software GIS. Molti (me compreso) hanno cercato di trovare dei modi
per codificare nei DXF anche i dati attributi senza cambiare nulla
della sintassi del DXF, sfruttando in modo massiccio la strutturazione
di AutoCAD per layers (livelli). I risultati, tuttavia, sono molto
poco soddisfacenti...
Per maggiori informazioni sui DXF e su AutoCAD, potete
anche cosultare il sito internet della Autodesk alla pagina http://www.autodesk.com.
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Arc/Info Interchange File
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<nome>.e<nn>
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Il formato di interscambio messo a punto da parte della ESRI
(la ditta che produce Arc/Info e ArcView) è quello
che ci interessa maggiormente durante il corso di cartografia numerica,
in quanto consente di comunicare facilmente sia tra Arc/Info e ArcView
mantenendo intatta sia la struttura topologica dei dati geografici che
quella dei dati attributi. Questo formato consente tuttavia anche di comunicare
con l'altro software GIS (MapInfo) che considereremo ancora prima
delle vacanze estive.
Anch'esso è un file di testo, come si può facilmente
constatare aprendolo per esempio con Microsoft Word. Sebbene i nomi dei
files di interscambio di Arc/Info seguano solitamente la sintassi
<nome>.e00, si possono tuttavia incontrare anche delle estensioni
che, al posto dei due zeri di e00, finiscano con una combinazione
qualsiasi di cifre. Se, per esempio, si dovesse incontrare un file chiamato
nomefile.e24, ci dovranno essere altri 24 files chiamati nomefile.e00,
nomefile.e01 e così via fino a nomefile.e23. L'utilità
di esportazione di Arc/Info export consente, infatti, di
spezzare un file di interscambio in un numero qualsiasi di files singoli
per agevolare il loro trasferimento su dischetti floppy. Si tratta però
di una pratica poco utilizzata in quanto è sempre preferibile creare
un file di interscambio unico, archiviarlo insieme ad eventuali altri files
in un archivio TAR, comprimerlo con compress o con GNU
ZIP e poi, se necessario, spezzare il file GNU ZIP con split
o con CUTBIN (si veda a questo proposito la pagina "Procedure
per lo scambio dei dati").
Per ricreare una copertura (formato proprietario di Arc/Info)
a partire da un file di interscambio di Arc/Info, si utilizza sia
in Arc/Info che in ArcView l'utilità di importazione
import. Se ArcView è installato sul PC e se nella
variabile d'ambiente path, definita nel file AUTOEXEC.BAT
o nel file batch del prompt di MS-DOS di Windows 95 o NT, è specificata
la sottodirectory bin della directory dove è installato
ArcView (sui PC in aula 5, il percorso è c:\progwin3\arcview2\bin),
si può lanciare import direttamente dalla riga di comando
del DOS (non serve la chiave hardware per questa operazione).
Per maggiori informazioni sugli E00 e su Arc/Info e ArcView,
potete anche cosultare il sito internet della ESRI alla pagina http://www.esri.com.
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MapInfo Interchange Format (MIF/MID)
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<nome>.mif
<nome>.mid
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Un altro formato di interscambio per dati geografici e dati attributi
è quello messo a punto dalla MapInfo (la ditta che produce
l'omonimo software GIS). In questo caso, non si può però
parlare di "file" di interscambio, in quanto il formato prevede
che ci si scambino due files di testo distinti: il MIF che
contiene i dati geografici e grafici, compresi gli stili di rappresentazione
che il formato di Arc/Info ignora 'eroicamente', e il MID
che contiene i dati attributi alfanumerici (la "D" di MID
sta probabilmente per "data").
La scelta di suddividere questo formato di interscambio in due files
è, a mio avviso, poco felice. Non solo perché costringe l'utente
di ricordarsi sempre di copiare anche il MID (nella documentazione
e nel gergo si parla quasi sempre solo di MIF, intendendo il formato
e non il primo dei due files), ma soprattutto perché questi due
files non si suddividono rigorosamente i compiti: nel MIF sono definiti,
oltre alle coordinate geografiche e gli stili di visualizzazione, anche
i campi delle tabelle degli attributi; i valori dei singoli records, invece,
sono elencate nel MID senza documentare né i nomi né
le definizioni dei campi. Se si tenta di importare un MIF/MID 'monco'
(senza MID), la struttura delle tabelle sarà completa, ma
nelle celle non ci sono valori, o solo degli zeri nel caso di campi numerici!
Nel caso dello scambio di dati a mezzo del formato di interscambio
di MapInfo, è quindi evidente l'importanza di raggruppare
i due files in un archivio TAR. Non sarebbe la prima volta che durante
dei 'traslochi' di dati qualche file venga perso per strada...
Per maggiori informazioni sui MIF/MID e su MapInfo, potete
anche cosultare il sito internet della MapInfo alla pagina http://www.mapinfo.com.
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Files di Progetto di ArcView
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<nome>.apr
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Il formato dei files di progetto (project files) di ArcView
non è un vero formato di interscambio! Ciò per il semplice
motivo che in un file di progetto viene archiviato tutto quanto che serve
per ripristinare un progetto di ArcView (con le visualizzazioni,
tabelle relazionate, layouts, ecc.) eccetto i dati stessi. Questi devono
sempre essere trasferiti a mezzo di un altro formato di interscambio.
Perché? Non sarebbe meglio poter includere nel file di progetto
anche i dati? Certamente sì! Ma, quando la ESRI ha prodotto
ArcView, questo software era stato pensato solo per visualizzare
(per questo il nome ArcView) i dati costruiti con Arc/Info.
I programmatori hanno cercato di evitare accuratamente che da ArcView
potessere uscire dei dati e non solo entrare. Oggi la ESRI si sta
un po' pentendo di questa scelta fatta in passato (Arc/Info ha un
prezzo circa quaranta volte quello di ArcView). La sua 'ultima versione
(il suo nome per esteso è ArcView 3 GIS), infatti, è
solo il preambolo per un prodotto completamente rinnovato e indipendente
da Arc/Info che dovrebbe fare la sua apparizione sul mercato tra
non molto.
Di un progetto di ArcView si possono però anche esportare
solo alcuni pezzi: le legende delle visualizzazioni (views). L'estensione
dei files delle legende (files di testo come i files di progetto) è
.avl.
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